Iniziano i training camp
Benvenuto ad una nuova uscita (25/2023) della newsletter di Huddle Magazine.
Cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel della off season. Dal 18 luglio iniziano i training camp delle squadre NFL, primo atto della stagione 2023, QUI potete leggere tutte le date e le regole da rispettare. Tra tre settimane avremo la prima partita, seppur di preseason della stagione e tra meno di due mesi inizia la regular season. Dai dai dai, ce l’abbiamo quasi fatta :-)
Analitichiamo
In un momento di calma piatta che avvolge l'NFL prima dei training camp andiamo ad esplorare come si sono modificate le prestazioni dei kicker nel corso del tempo. Un ruolo affascinante e che spesso riempie i commenti di articoli, post e chat durante la stagione.
L'analisi dell'evoluzione storica della percentuale di conversione dei field goal nella NFL dal 2000 in poi rivela alcune tendenze interessanti. Nel complesso, c'è stato un costante aumento della percentuale di conversione dei field goal nel corso degli anni. Si è passati da una media intorno al 78-80% all'inizio degli anni 2000 a una media di circa 82-85% negli anni 2020.
Dal 2001 al 2008 si è verificato un progressivo miglioramento della precisione dei kicker. La percentuale di conversione è aumentata costantemente, sfondando il muro dell'84% nel 2008.
L'anno successivo la media torna ad valore più contenuto, pari all'81%, per poi tornare a crescere nuovamente e costantemente fino al 2013 con un picco dell'86% di field goal realizzati. Partendo dal 2015 e fino ai primi anni del nuovo decennio, la percentuale è rimasta relativamente stabile intorno all'84-85%. Nonostante alcune fluttuazioni annuali, si è mantenuto un livello di precisione complessivamente elevato, ad eccezione del 2019, anno in cui c'è stato un ritorno all'81%.
Le variazioni annuali potranno essere ancora imprevedibili visto gli innumerevoli fattori che possono influenzare un calcio, come le condizioni meteorologiche, eventuali modifiche regolamentari e le performance individuali dei kicker.
Complessivamente , l'evoluzione storica della percentuale di conversione dei field goal nella NFL dal 2000 in poi ha mostrato un miglioramento complessivo della precisione dei kicker e nel corso del tempo una combinazione di fattori ha reso possibile questo incremento prestazionale; tra questi l'allenamento specializzato, i progressi tecnologici nell'attrezzatura e l'esperienza acquisita dai giocatori. Nella prossima stagione saranno ancora amati o bistrattati, ma mediamente sono più bravi rispetto 20 anni fa.
L’angolo del Salerio
Per tornare a vivere le emozioni della regular season mancano ancora un paio di mesi, ma la stagione NFL è pronta a prendere il via con gli attesi training camp. Al di fuori dei rookie, che già dal prossimo 18 luglio scenderanno in campo in 9 delle 32 squadre, i primi veterani a ritrovarsi saranno, tra il 19 e il 21 luglio, quelli delle due squadre impegnate nell'Hall of Fame Game del 3 agosto, Jets e Browns. Il football giocato scalpita, insomma, ma non poche questioni sono rimaste irrisolte in una offseason dai mille colpi di scena. In primis quelle relative ai giocatori rimasti free agent, tra i quali spiccano nomi di altissimo livello: le 1.173 rushing yard con 8 touchdown di Dalvin Cook nel 2022 restano sul piatto, così come le 11.298 yard su ricezione in dieci anni di carriera di DeAndre Hopkins. Senza dimenticare altri possibili innesti per tutti i gusti, da Ezekiel Elliott e Jadaveon Clowney fino al kicker Robbie Gould, che in carriera vanta un 29/29 da record ai playoff.
Attenzione, poi, a quei profili di primissimo piano in scadenza di contratto. In particolare, sia Josh Jacobs che Saquon Barkley, autori rispettivamente di 1.653 e 1.312 rushing yard nel 2022, hanno tempo fino al 17 luglio per trovare un accordo con Raiders e Giants, se non vogliono giocare la prossima regular season sul filo del tag annuale. A loro si uniscono altri volti fondamentali per le rispettive franchigie come Joe Burrow e Justin Herbert, che non dovrebbero però avere problemi nel proseguire le proprie avventure a Cincinnati e Los Angeles, mentre restano in bilico le posizioni di Chris Jones e Quinnen Williams, uomini di linea difensiva molto appetibili e in attesa di un lauto rinnovo con Chiefs e Jets.
Tornando alle questioni di campo, possibilmente da risolvere proprio nei training camp, sono diverse le intriganti sfide per il posto da titolare più ambito. Al di fuori di Bryce Young, C.J. Stroud e Anthony Richardson, vogliosi di iniziare al meglio la propria avventura ai Panthers, ai Texans e ai Colts, è soprattutto il caso dei quarterback dei Niners a tenere banco: Brock Purdy ha guidato San Francisco al Championship da assoluto quanto inatteso protagonista, prima dell'infortunio al gomito subito contro gli Eagles. Alle sue spalle scalpita Trey Lance, terza scelta pagata a caro prezzo nel Draft 2021 e reduce da una frattura alla caviglia all'inizio della scorsa stagione. Purdy, se in salute, sarà titolare, ma anche Sam Darnold è pronto a inserirsi nella contesa da terza scelta. Non solo Niners, però: i Buccaneers riflettono tra Baker Mayfield e il più giovane Kyle Trusk, mentre i Commanders sono in dubbio tra il journeyman Jacoby Brissett e il talento in rampa di lancio di Sam Howell. Ultimo, ma non per importanza, Jimmy Garoppolo: l'infortunio al piede è superato o i Raiders dovranno affidarsi a Brian Hoyer?
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Dal sito
I Milano Seamen se la giocano alla pari contro i forti Frankfurt Galaxy, ma cedono nel finale, potete leggere QUI analisi e racconto della partita e QUI la review di week 6. Come ogni anno con l’inizio della stagione NFL arriva il Record & Fact Book, 840 pagine di informazioni che potete scaricare QUI. I Lions Bergamo vincono la Seconda Divisione e i Bengals Brescia il CIF9, QUI il racconto delle finali. Abbiamo iniziato a pubblicare i preview della stagione NFL, li trovate tutti QUI.
Chiedilo al Direttore
Questa settimana il nostro Direttore Giovanni Ganci ci parla della esperienza nella European League of Football dei Milano Seamen.
Consigli di ascolto
Visto che in molti si apprestano a qualche giorno di vacanza vogliamo darvi qualche consiglio di ascolto. Abbiamo tre podcast che raccontano storie: Huddle Classic, dedicato alla NFL, The Snap dedicato ai giocatori e non solo, Huddle Breakfast con storie non necessariamente di campo.
Buon ascolto!
Il ruggito della tigre
Quando hai un numero limitato di soldi a disposizione non c’è niente di peggio che sprecarli e in NFL questo è sinonimo di Dead Money.
I dead money sono, semplificando, i soldi del salary cap destinati a giocatori non più a roster, ma dovuti agli atleti in base ai loro precedenti contratti con quella squadra. La tabella sottostante riporta gli importi di questa categoria, per ogni singola squadra NFL, dal 2020 al 2023.
Salta subito all’occhio che le quattro squadre con i minori importi impiegati in dead money sono anche alcune di quelle più vincenti come gli ultimi due vincitori del Super Bowl: Kansas City Chiefs e Los Angeles Rams.
Devo ammettere che me lo sarei aspettato, perché nella mia testa una buona gestione economica corrisponde spesso anche a una maggiore probabilità di successo, mentre mi ha stupito trovare i recenti vincitori della NFC, i Philadelphia Eagles, occupare il secondo posto, con oltre 200 milioni di dollari sperperati in 4 anni; questa cifra è devastante se si pensa che è quasi pari al salary cap annuale a disposizione delle squadre. L’impressione è che gli Eagles stiano ipotecando il loro futuro, sfruttando anche gli ultimi scampoli di rookie contract, benché già rinnovato, del loro QB, andando “all in” per poi magari sperare che le molte buone scelte al draft fatte negli ultimi anni possano controbilanciare quei dead money.
Del resto un discorso analogo era stato fatto da New Orleans con dead money importanti nel 2021 e 2022 o dai Buccaneers del dopo Brady nel 2023.
La soluzione di spostare in futuro certi importi per poter tentare l’assalto al titolo è ormai molto diffusa, ma si sa che prima o poi i nodi vengono al pettine.
I Bears, i Falcons e i Texans del 2022 sono altri casi in cui i dead money hanno raggiunto cifre impressionanti, ma qui la motivazione era per far piazza pulita dei pesanti contratti di alcuni giocatori, per poi cercare di ripartire l’anno successivo con spazio salariale e magari qualche pick in più al draft. E’ proprio stata la franchigia di Atlanta, con la trade di Matt Ryan nella passata stagione, a registrare l’ammontare di dead money per un singolo giocatore più alto della storia NFL, con 40,53 milioni di dollari.
I Green Bay Packers, con la trade di quest’anno che ha portato Rodgers ai Jets, sono andati a consumare il 18% circa del salary cap del 2023, pari a 40,31 milioni di dollari.
Sommando le 32 squadre risultano ben 3,6 miliardi di dollari andati in fumo in quattro anni!
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Il gioco
Un piccolo gioco per passare il tempo: la persona nella foto con il numero 31 è diventata famosa, ma non come giocatore di football. Piccolo aiuto: ha giocato a Colorado State e firmato un contratto con i Chiefs.
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La soluzione della scorsa newsletter: Patrick Swayze.
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