Super Bowl LIX
Benvenuto ad una nuova uscita (66/2024) della newsletter di Huddle Magazine.
L’america non si ferma, nessuno balla, ma a noi non interessa: è arrivato il momento del Grande Ballo che ferma l’America! Nella notte tra domenica e lunedì, kickoff alle 00.30, i Kansas City Chiefs cercano lo storico three-peat, mentre i Philadelphia Eagles vogliono la rivincita di due anni fa. Sul sito trovate tutto e di più sulla partita e in questa newsletter aggiungiamo altre interessanti articoli.
Buona lettura!
Huddle Classic in pillole
Questa settimana andremo ad esplorare le origini e la storia del nome "Super Bowl", esaminare i retroscena e i personaggi chiave coinvolti nella creazione di questo evento sportivo iconico.
Nel 1966, le leghe rivali NFL e AFL concordarono una fusione, con la creazione di una partita di campionato annuale tra le due leghe. La prima partita, giocata nel gennaio 1967, fu ufficialmente chiamata "AFL-NFL World Championship Game". Questo nome, tuttavia, non ebbe successo nel radicarsi nell'immaginario popolare.
L'Origine del Nome "Super Bowl" non è chiarissima, e la sua paternità non è mai stata accertata al 100%. La versione più diffusa attribuisce l'ideazione del nome "Super Bowl" a Lamar Hunt, proprietario dei Kansas City Chiefs, che si sarebbe ispirato al giocattolo "Super Ball" di suo figlio. Diverse fonti suggeriscono che il nome "Super Bowl" fosse già in uso nella stampa e tra i tifosi prima della presunta "invenzione" di Hunt. Articoli del New York Times e del Los Angeles Times del 1966 menzionano già il termine. La questione su chi effettivamente abbia "coniato" il nome rimane controversa, e il dibattito continua a suscitare discussioni, e l'ipotesi più probabile è che sia davvero stato Lamar Hunt a coniare il nome e che, pur non essendo ufficiale, sia stato usato in maniera informale parlando anche con alcuni giornalisti che poi, a loro volta, usarono il nome nei loro articoli.
Racconta il figlio di Lamar Hunt:
“Mio padre era ad una riunione dei proprietari durante la quale si era cercato di dare un nome all'ultima partita della stagione, quella valevole per il titolo. Non so se avesse con sè la palla con cui giocavo spesso io, ma ad un certo punto disse "Dobbiamo comunque decidere un nome, un qualcosa come Super Ball, o meglio, Super Bowl. In verità non è un nome azzeccatissimo, magari dobbiamo pensare a qualcosa di meglio". Ma “Super Bowl” rimase impresso nelle menti dei giornalisti e divenne popolare".
Il commissioner della NFL Pete Rozelle inizialmente non era favorevole al nome "Super Bowl", preferendo alternative come "The Big One" o "Pro Bowl." Rozelle si concentrava sulla formalità e la precisione del linguaggio, quindi "Super Bowl" sembrava troppo informale per i suoi gusti. Nonostante l'iniziale riluttanza, Rozelle e Hunt concordarono che la prima partita sarebbe stata ufficialmente chiamata "AFL-NFL World Championship Game". Tuttavia, il nome "Super Bowl" si diffuse rapidamente tramite i media, i fan e i giocatori.
La prima pagina della sezione sportiva del New York Times, il giorno della partita titolava: "The Super Bowl: Football's Day of Decision Stirs Nation". Allo stesso modo, il Los Angeles Times descriveva così il risultato della partita: "Like a stern parent chastizing a mischievous child, the Green Bay Packers soundly thrashed the upstart Kansas City Chiefs 35-10 Sunday in Memorial Coliseum in the first Super Bowl game". La prima partita tra i campioni di AFL e NFL si tenne il 15 gennaio 1967 ed il nome ufficiale iniziale della partita era "AFL-NFL World Championship Game".
Il nome "Super Bowl" divenne ufficiale solo a partire dalla terza partita nel 1969, come si può evincere dai programmi delle prime finali. L'aggiunta dei numeri romani al nome del Super Bowl avvenne a partire dal 1971 (Super Bowl V).
Quel primo Super Bowl del 1967 fu l'unico a non essere un sold out, ad essere trasmesso da due reti televisive, in cui vennero usati due palloni diversi (il pallone NFL quando attaccavano i Packers, quello AFL quando attaccavano i Chiefs) e l'unico in cui sia stato necessario eseguire due kickoff per iniziare il secondo tempo perchè uno dei due network televisivi non era ancora tornato in onda dalla pubblicità quando i Packers calciarono il primo kickoff del secondo tempo, costringendo la NFL a ordinarne la ripetizione.
(Massimo Foglio in esclusiva per la newsletter)
Huddle Classic è il podcast di Huddle Magazine dedicato alla storia del football americano, potete ascoltarlo QUI.
Comment-Ale
Alessandro Taraschi ci dice la sua su un argomento prolato senza aver paura di inimicarsi i poteri forti :-) In questo numero: motivi per cui vorrei e non vorrei vincesse una o l'altra più pronostico.
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L’angolo del Salerio
Nessuna squadra nella storia NFL ha vinto per tre volte consecutive il Super Bowl. Ci proveranno nella notte di domenica i Chiefs contro gli Eagles, nella replica di due edizioni fa di una finale allora conclusasi sul 38-35 per Kansas City. Negli sport americani in generale, non è così consueto ottenere il cosiddetto three-peat, anzi le squadre che ci sono riuscite sono pochissime: nel basket NBA gli ultimi in ordine di tempo sono stati i Los Angeles Lakers tra il 2000 e il 2002, nel baseball MLB i New York Yankees tra il 1998 e il 2000 e nell'hockey NHL i New York Islanders, che tra 1980 e 1983 vinsero addirittura quattro Stanley Cup di fila. Nel football americano, prima dell'era Super Bowl, i Packers hanno vinto tre titoli di fila tra il 1929 e il 1931 e tra il 1965 e 1967.
A proposito della NFL dei decenni successivi, ben otto squadre hanno conquistato due Super Bowl di fila, fallendo poi l'appuntamento con il tris. Si parte dai Packers (1966-1968), che, dopo il ritiro dello storico head coach Vince Lombardi, fallirono addirittura la seguente qualificazione ai playoff e vinsero appena una partita in post-season nei successivi 25 anni. I Dolphins (1972-1974) della celeberrima perfect season 1972 portarono a casa anche un secondo titolo, ma si piegarono ai Raiders nel Divisional dell'anno seguente. E proprio dalla successiva finale, vinta dagli Steelers (1974-1976), iniziò una nuova striscia, nuovamente interrotta da Oakland, questa volta al Championship. Pittsburgh ci riprovò poi tra 1978 e 1980, anno in cui, però, non si qualificò neanche ai playoff.
Venendo alle edizioni più vicine ai giorni nostri, i 49ers (1988-1990) di Joe Montana mancarono il terzo titolo da miglior attacco della Lega, perdendo contro la miglior difesa dei Giants, che vinsero quel Championship per 15-13 senza segnare alcun touchdown. Non passò molto tempo prima che anche i Cowboys (1992-1994) ci provassero col loro trio delle meraviglie in attacco, formato da Troy Aikman, Emmitt Smith e Michael Irvin, ma al terzo Championship di fila vinse San Francisco, anche se Dallas potè festeggiare nuovamente l'anno successivo. L'episodio più clamoroso capitò con i Broncos (1997-1999), che, dopo i due Super Bowl targati John Elway e Terrell Davis, assistettero al ritiro del quarterback e a una successiva stagione con appena sei vittorie. Infine, l'ultimo caso è quello dei Patriots (2003-2005), sconfitti poi al Divisional dagli stessi Broncos, in una pazza sfida tra i quarterback Tom Brady e Jake Plummer. Riusciranno Patrick Mahomes e i Chiefs a sfatare la maledizione?
(Alessio Salerio in esclusiva per la newsletter)
Dal sito
Ormai ci siamo, manca veramente poco al Super Bowl LIX e tutto quello che abbiamo pubblicato e pubblicheremo lo trovate QUI. La mappa dei locali che trasmetteranno il SB è QUI. La NFC ha vinto il Pro Bowl, QUI il racconto della due giorni. Si è giocato il Senior Bowl dedicato ai giocatori del college, QUI il riassunto.
L’angolo della tigre
Lo sappiamo bene, sono le difese che vincono i campionati e infatti al Super Bowl abbiamo due guru assoluti delle difese: Vic Fangio e Steve Spagnuolo; andiamo a vedere come si sono posizionati i loro reparti rispetto al resto della lega.
I Philadelphia Eagles sono stati primi per yard concesse con 278,4 a partita, mentre i Chiefs sono stati noni con 320.6. Anche sui passaggi gli Eagles sono stati i migliori della lega con 174,2 yard concesse, mentre i Chiefs si sono posizionati circa a metà classifica con 218,8. A dimostrazione di quanto Spagnuolo riesca a far alzare il livello quando serve davvero, Kansas City ai playoff ha concesso 207 yard su passaggio contro le 245 di Philadelphia.
Sulle corse le due squadre hanno avuto rendimenti simili con l’8° e 10° posto e con rispettivamente 101,8 yard concesse dai Chiefs a partita contro le 104,2 degli Eagles. Analogamente sono state la 2° e 4° miglior difesa per punti concessi con i 17,8 di media per Philadelphia e i 19,2 di Kansas City. Anche in Red Zone si sono posizionate al quinto e all’ottavo posto concedendo entrambe attorno al 50% di percentuale di segnatura di un touchdown quando gli avversari raggiungono le ultime 20 yard.
Dove invece la differenza è netta è sui terzi down in cui gli Eagles eccellono con il terzo posto assoluto e il 35,5% di concessione di chiusura agli avversari a fronte del ventiseiesimo posto e il 43,3% dei Chiefs.
Ecco i numeri riepilogati:
Non stupisce che, anche andando ad analizzare i singoli reparti, entrambe le squadre abbiano alcuni dei migliori giocatori della lega e in particolar modo i Philadelphia Eagles sembrano superiori in tutti i ruoli difensivi, con una linea difensiva che ha ottenuto 90,6 di votazione PFF, mentre i Chiefs sono al secondo posto ma staccati a 79,7. Analogamente in secondaria gli Eagles hanno dominato la classifica con un 93,0, mentre i Chiefs sono stati valutati al terzo posto con 83,9.
Senza l’infortunio di Nakobe Dean anche la posizione dei linebacker avrebbe visto gli Eagles in vantaggio grazie anche alla super stagione di Zack Baun, ma in questo reparto i Kansas City Chiefs sono altrettanto competitivi grazie anche all’ottima annata di Leo Chenal.
Questi dati ci consentono di avere una percezione del valore delle difese in campo, ma alla fine conterà solo cosa riusciranno a esprimere in quei 60 minuti semi-effettivi che decideranno il prossimo vincitore del Super Bowl.
(Giorgio Prunotto in esclusiva per la newsletter)
Analitichiamo
Puntuali come un treno giapponese, siamo arrivati alla settimana del Super Bowl.
Visto che i dati in nostro possesso partono dal 1999, possiamo ripercorrere le prestazioni dei quarterback negli ultimi 25 anni e rinfrescarci un po’ la memoria. Il grafico sottostante mostra l'EPA (Expected Points Added) per giocata nelle stagioni dal 1999 al 2023 durante il Super Bowl, rappresentata dalla colonna verticale.
Ovviamente, un quarterback che gioca meglio del rivale diretto avvantaggia la propria squadra e può portarla alla vittoria dell'anello. Esistono delle eccezioni, come spesso accade, come nella finale del 2015, quando un Peyton Manning a fine carriera è stato decisamente supportato dalla propria difesa per portarsi a casa il titolo.
Negli ultimi 5 anni, possiamo vedere come Patrick Mahomes si sia preso la lega: le due finali vinte con i 49ers, quella del 2022 contro gli Eagles per una seconda rivincita, e infine la sconfitta del 2020 contro i Buccaneers di Tom Brady, per quella che forse, tra 30 anni, ricorderemo come una delle partite più iconiche tra due degli interpreti più vincenti del ruolo. Il quinquennio 2014-2018, invece, ha visto i Patriots di Tom Brady come protagonisti con 4 apparizioni in 5 anni. Solo Nick Foles è riuscito a battere Tom Brady, sia sul campo che nell'EPA registrata. I 3 anelli portati a Foxborough da Brady sono arrivati superando tutti i rivali nell'EPA, e in particolare i Rams di Goff, con un'EPA negativa per entrambi, i Falcons di Ryan, nella più grande rimonta di epoca recente e i Seahawks di Russell Wilson, con l'intercetto all'ultimo secondo di Malcolm Butler. Lo stesso Wilson aveva vinto l'anno precedente il Super Bowl contro Denver, registrando l'EPA più alta pari a 0,55 al suo secondo anno in NFL.
Andando ancora indietro, troviamo le vittorie di quarterback che hanno segnato i primi 15-20 anni dal 2000. Roethlisberger, Rodgers, Brees, Eli Manning e Peyton Manning hanno vinto il loro personale duello riferito all'EPA, tranne Eli Manning nel 2011 contro Brady. Il primo titolo di Manning con i Colts nel 2006 fa registrare una delle peggiori prestazioni di un quarterback al Super Bowl, quella di Rex Grossman. Oltre quella data, i ricordi si azzerano e vi lascio soli con il grafico.
Domenica si potranno aggiungere altre due colonne a questa immagine. Non ho idea di come saranno, ma sono quasi certo che vedremo uno spettacolo straordinario.
(Andrea Casiraghi in esclusiva per le newsletter)
In chiusura
Avete amici che si stanno avvicinando al nostro fantastico sport? Bene, sul nostro canale YouTube, tra le tante cose, abbiamo un video sui ruoli in attacco e in difesa.
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