Ringraziamento e ritorni illustri
Benvenuto ad una nuova uscita (8/2022) della newsletter di Huddle Magazine. Se per caso te l'hanno inoltrata e vuoi iscriverti clicca sul pulsante qui sotto.
Ci siamo messi alle spalle il giorno del Ringraziamento con le partite più belle degli ultimi anni e il record di spettatori negli States conferma che la NFL ha colpito nel segno individuando le giuste sfide. Quali squadre giocano e perchè? Quali giocatori hanno giocato di più? Le risposte a seguire. Domenica ci sarà anche l’esordio di Deshaun Watson dopo praticamente due anni fuori da un campo da football, vada bene o male sarà l’argomento principale di discussione per tutta la prossima settimana. Per chiudere qualche numero sulla precisione dei kicker nei field goal decisivi per confutare o meno le nostre impressioni da appassionati e/o tifosi.
Il Foglio della statistica
Con Detroit e Dallas che giocano tutti gli anni, va da sè che se parliamo di statistiche in carriera nelle partite del giorno del ringraziamento, le prime posizioni in classifica siano tutte occupate da giocatori di queste due squadre.
Matt Stafford (Lions, 3000 yd) e Tony Romo (Cowboys, 2338) sono i due quarterback che hanno lanciato più yard e TD pass (18 a tersta), mentre sulle corse il record appartiene a Emmitt Smith (Cowboys) con 1178 yard seguito da Barry Sanders (Lions) con 931. Tra i ricevitori ja spunta Jason Witten (Cowboys, 903 yard) su Herman Moore (Lions, 834 yard).
Se andiamo sulla partita singola, però, spuntano altri protagonisti come Kirk Cousins che con Washington nel 2016 lanciò 449 yd, sei in meno del record di Troy Aikman del 1998. A guidare la classifica dei TD pass lanciati sono invece Peyton Manning (Colts 2004) e Bob Griese (Dolphins, 1977) con 6 segnature.
La migliore prestazione di un rnning back appartiene ad O.J. Simpson, che nel 1976 con i Buffalo Bills corse 273 yard, mentre per via aerea Andre Johnson, con i Texans nel 2012, ha stabilito il record più recente con 188 yard ricevute.
Abbiamo avuto solamente due rating perfetti, nel giorno del ringraziamento: Tom Brady (Patriots) ne 2010 e Dave Krieg (Lions) nel 1994 (starting quarterback, minimo 20 pass tentati)
(Massimo Foglio in esclusiva per la newsletter)
Huddle’n Music
Dopo avervi fatto compagnia sulle pagine di Huddle Magazine Huddle’n Music è adesso un libro che raccoglie tutte le storie pubblicate in un unico contenitore, un perfetto regalo di Natale per chi è appassionato di musica e sferoide prolato. Il libro è disponibile su Amazon con la prefazione di Andrea Rock, uno che di musica se ne intende!
L’angolo del Salerio - Deshaun Watson
La prossima Week 13 sarà ricordata non soltanto per giocate ed emozioni sul terreno di gioco nelle 15 partite in programma, ma, a prescindere da come vada a finire, anche per un fragoroso rientro, tra i più attesi del passato recente. Sul campo dei Texans, ma per la prima volta con una maglia diversa dalla loro, giocherà Deshaun Watson, al rientro dopo le 11 giornate - e i 5 milioni di dollari - comminati dalla Lega in seguito alle accuse di molestie sessuali da parte di una ventina abbondante di donne.
Quattro stagioni, 14.539 yard e 104 touchdown pass dopo, quindi, Watson torna a Houston, in cui ha giocato per l'ultima volta il 3 gennaio 2021. La data coincise con la quinta sconfitta di fila di quei Texans, che scrisse la parola fine su una stagione tragica a livello di squadra (4-12 il record), ma assai soddisfacente comunque per il quarterback, che chiuse a quota 4.823 passing yard con il 70% al lancio, 33 touchdown pass e appena 7 intercetti, nonostante 49 sack subiti.
Quanto sia rimasto di quel Watson a livello fisico e mentale, dopo un paio d'anni da incubo tra accuse e processi, non è possibile da immaginare. I Browns, ancora a caccia di un miracolo che li possa qualificare ai playoff nonostante il deludente 4-7 attuale, hanno già annunciato che il titolare sarà lui, con buona pace di Jacoby Brissett. E non poteva essere altrimenti, di fronte a un contratto da 230 milioni di dollari per i prossimi cinque anni. Nella speranza, per Cleveland e non solo, di rivedere quel giocatore che, almeno in campo, aveva fatto esaltare tutti gli appassionati.
(Alessio Salerio in esclusiva per la newsletter)
Segnalazioni dal sito
Qualche link ai contenuti pubblicati in questi ultimi giorni: i Commanders e Sean Taylor, i semifinalisti per la Hall of Fame, campo naturale o in erba sintetica?, tutto su week 12 NFL (cronache e rubriche), gli ultimi podcast e la review NCAA.
Il ruggito della tigre: Chi “ringrazia”
Le tradizioni sono importanti perché ci danno sicurezza e le celebrazioni delle festività sono quelle incombenze che, piacciano o meno, scandiscono il ritmo delle nostre vite.
Negli Stati Uniti la Festa del Ringraziamento è un appuntamento irrinunciabile delle famiglie per ritrovarsi tutti insieme e mangiare il tacchino ripieno, ma naturalmente in sottofondo non può mancare la partita di football americano.
Il football nel Thanksgiving day data fin dal 1875 ed era una tradizione ben consolidata sia in NCAA che in NFL, ma furono i Detroit Lions a trasformarla in una loro consuetudine a partire dal 1934. Il loro nuovo proprietario, George A. Richards, per aumentare la propria fan base, organizzò una sfida contro i campioni di allora, i Chicago Bears, riuscendo a portare allo stadio in quel giorno di festa 26.000 spettatori; da allora i Lions, ad eccezione dell’interruzione dovuta alla Seconda Guerra Mondiale, han sempre ospitato una partita in occasione di questa festività. La seconda squadra che ha seguito questo esempio sono i Dallas Cowboys. Nel 1966 il General Manager Tex Schramm, per avere maggiore visibilità a livello nazionale, organizzò il match, poi vinto, contro i Cleveland Browns davanti a 80.259 spettatori.
Il successo dell’evento portò i Cowboys a continuare a ospitare un match in occasione del giorno del Ringraziamento, con l’eccezione del 1975 e del 1977, in cui la NFL provò a far disputare una partita a St. Louis per far acquisire maggiore popolarità ai Cardinals, ma l’esito non fu quello sperato e da allora la partita venne stabilmente riportata a Dallas.
Non esiste un vero e proprio contratto che stabilisca che queste due squadre debbano necessariamente giocare nel giorno dei Ringraziamento, ma ormai la tradizione è consolidata, per cui l’allargamento della platea televisiva si è ottenuto non facendo ruotare Lions e Cowboys, ma introducendo nel 2006 una terza partita che ha fornito a sempre più formazioni la possibilità di giocare in tale ricorrenza.
I Jacksonville Jaguars sono l’unica franchigia NFL che non ha ancora disputato una partita in questa festività, ma di seguito vi riportiamo l’elenco di presenze in tale occasione di tutte le squadre NFL con abbinato il loro relativo record.
(Giorgio Prunotto in esclusiva per la newsletter)
Analitichiamo: field goal decisivi
Nell'ultima puntata della newsletter abbiamo visto l'evoluzione delle percentuali di realizzazione dei field goal negli ultimi anni.
Visto che l'attenzione sul ruolo del kicker è sempre alta, oggi andiamo a vedere quando questa arriva al massimo dell'interesse, cioè quando il field goal può decidere una partita.
Per prima cosa provo a definire quando un calcio lo possiamo considerare potenzialmente decisivo. Ho scelto di ricercare solamente i field goal avvenuti negli ultimi due minuti di partita o nell'overtime e con la squadra che calcia che si trova in svantaggio da 3 punti fino alla parità, questo a prescindere dal risultato finale della partita.
Come mostrato nel grafico sottostante quest'anno, fino a week 12, ci sono stati 39 field goal di cui 27 segnati, 11 sbagliati ed 1 bloccato.
La percentuale di conversione risulta inferiore rispetto al 2021, mentre rimane in linea confrontata agli anni immediatamente precedenti. Chiaramente questo risultato è una curiosità vista la scarsità del campione, ma forse questa bassa percentuale rimane maggiormente scolpita nella nostra testa facendoci sembrare la stagione negativa per i kicker.
Continuando con qualche dato particolare troviamo che in questa stagione le partite con più field goal decisivi sono state in week 1 Steelers - Bengals e in week 4 Vikings - Saints, entrambe con 3. Invece Evan McPherson dei Bengals ha sbagliato quello da più vicino, 29 yard, mentre Wil Lutz ha segnato quello da più lontano, 60 yard.
Estendendo la ricerca fino al 1999 troviamo che la partita con il maggior numero di tentativi sia stata quella tra i Bengals ed i Packers della passata stagione. In quell'occasione sono stati tentati ben 5 field goal, di cui 3 negli ultimi due minuti (ci sarebbe anche un quarto a ridosso del two minute warning) e 2 nell'overtime. Ne è andato a segno solo uno, quello della vittoria, calciato di Mason Crosby.
(Andrea Casiraghi in esclusiva per la newsletter)
In chiusura
Avete amici che si stanno avvicinando al nostro fantastico sport? Bene, sul nostro canale YouTube abbiamo aggiunto un video sui ruoli in attacco e in difesa ;-)
Dove siamo? Dappertutto o quasi :-) Oltre al sito web ci trovate su Twitter, YouTube, Facebook, Instagram e Twitch. Inoltre abbiamo una chat su Telegram con oltre 1100 iscritti nella quale discutere di football.