La stagione NFL 2022 è dei Chiefs
Benvenuto ad una nuova uscita (14/2023) della newsletter di Huddle Magazine.
I Kansas City Chiefs battono i Philadelphia Eagles 38 a 35 e portano a casa il Super Bowl LVII in una partita combattuta davvero fino all’ultimo secondo. Sul sito trovate tutto e anche di più tra analisi della partita generale o dalle due panchine, spot trasmessi, half time show e campo in brutte condizioni.
Con il fischio finale del Super Bowl siamo entrati nella off season che per iniziare vuol dire free agency e preparazione al Draft, vedrete che non ci annoieremo :-)
Novità in questa Newsletter, due contributi audio per offrirvi ancora di più!
L’angolo della tigre
Prima o poi doveva succedere, e non mi stupisce che sia stato un talento come Patrick Mahomes a vincere un Super Bowl pur avendo uno stipendio pari al 17% del salary cap complessivo della sua squadra, superando quindi quella soglia psicologica del 15% che nel mio immaginario rappresentava l'ultimo ostacolo a una escalation degli stipendi dei QB, come se quella teorica barriera potesse spingere i giocatori a pensare che per vincere avrebbero dovuto inevitabilmente rinunciare a un discreto gruzzolo di soldi.
Molto scalpore aveva fatto nel 2020 il contratto decennale di Mahomes che teoricamente, ma poco realisticamente, avrebbe potuto toccare i 500 milioni di dollari. Ci ha poi pensato il contratto di Deshaun Watson, nella scorsa estate, a stupire tutti, addetti ai lavori e non, alzando l'asticella dell'avere tutto l'ammontare salariale garantito. Quindi cosa dobbiamo aspettarci per la prossima offseason?
C'è infatti un QB free agent come Lamar Jackson che può ambire a diventare il più pagato nel ruolo, specie se lascerà i Baltimore Ravens, ma dietro di lui Derek Carr e Daniel Jones possono attestarsi verosimilmente tra i 35 e 40 milioni annui. Sui 25-30 milioni mi aspetto Jimmy Garoppolo e Geno Smith e per le squadre che vorranno osare ci sono a disposizione anche Baker Mayfield e Sam Darnold, la cui quotazione di stipendio risulta più indefinibile e sicuramente legata ai numerosi bonus in funzione del loro rendimento.
Non dimentichiamo che oltre ai free agent avremo la possibilità molto concreta che alcuni giovani QB possano ricevere un'estensione di contratto molto remunerativa come Joe Burrow, Justin Herbert e Jalen Hurts.
Si prospetta un'offseason molto interessante e come spesso è avvenuto in NFL, il primo di questi QB che firmerà un contratto, rischia di diventare il riferimento al tavolo delle trattative per i procuratori di tutti i pari ruolo.
Personalmente sono molto interessato alle estensioni di Burrow e Herbert, perché mi sembrano due giocatori con una voglia di vincere superiore alla media e che confido vadano in controtendenza pur di garantirsi più armi possibili per andare a caccia del Lombardi Trophy, ma forse sono solo un inguaribile romantico che vede ancora lo sport come uno strumento per elevare sè stessi e i propri compagni di squadra e non come un freddo business.
(Giorgio Prunotto in esclusiva per la newsletter)
Chiedilo al Direttore
Nuova rubrica per la nostra newsletter dedicata alle risposte che il nostro Direttore, Giovanni Ganci, darà a una o due domande che ci sono arrivate attraverso mail e social media. Per questa prima uscita le domande riguardano la larghezza delle hash mark e chi gioca negli special team.
Buon ascolto!
Dal sito
Il football non dorme mai e dopo la fine della NFL inizia la XFL, potete trovare QUI una ricca presentazione, le nuove regole introdotte da questa nuova lega e il resoconto di week 1. Dak Prescott ha vinto il Walter Payton Man of The Year Award, QUI vi spieghiamo cos’è ed è lo stesso Dak a raccontarci dell’importanza del premio. Tanti movimenti a livelli di Coordinator nella NFL, QUI trovate un riepilogo esaustivo. Finito un Super Bowl si pensa già a quello nuovo, QUI trovate un’analisi approfondita del nuovo logo del Super Bowl LVIII di Las Vegas.
Il Foglio della Statistica
Nonostante l'alto punteggio e le prestazioni individuali di tutto rispetto, il Super Bowl LVII è stato piuttosto avaro di record interessanti. Dobbiamo accontentarci di record "minori", ma non per questo di minor valore:
- I Kansas City Chiefs sono la seconda squadra a mandare a segno due rookie in una finale. I touchdown di Pacheco e Moore vanno a pareggiare quelli di "Refrigerator" Perry e Phillips dei Bears del 1985.
- Patrick Mahomes è il primo giocatore della storia NFL a vincere più di un titolo e conquistare più di un MVP nei primi sei anni di carriera.
- Patrick Mahomes ha lanciato più di un TD pass per l'undicesima volta in carriera in una partita di playoff, portandosi al sesto posto di tutti i tempi alla pari con Ben Roethlisberger.
- Gli Eagles sono diventati la squadra cha ha segnato più punti pur perdendo il Super Bowl. I 35 punti segnati sono stati due in più di quelli segnati dai Patriots nel Super Bowl LII perso proprio contro Philadelphia.
- Jalen Hurts ha segnato 20 dei 35 punti degli Eagles grazie a tre TD su corsa e ad una trasformazione da due punti, ed ha raggiunto James White per punti segnati in un solo Super Bowl.
- I tre touchdown su corsa di Hurts pareggiano la prestazione di Terrell Davis nel Super Bowl XXXII.
(Massimo Foglio in esclusiva per la newsletter)
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Analitichiamo
Lo scorso 12 febbraio abbiamo definitivamente archiviato la stagione 2022 con il 57esimo Super Bowl. La partita è stata sicuramente piacevole, con le due squadre che hanno segnato ben 9 touchdown, uno dietro l'altro, sembrando dei pugili sul ring che scambiano senza sosta. La sensazione che ho avuto durante l'incontro è quello di un match molto equilibrato. Ma come possiamo tradurla in numeri ed averne la conferma?
In questa occasione ci avvaliamo della Win Probability, cioè la probabilità di vittoria che una squadra possiede in un determinato momento. Sicuramente non è una novità e siete abituati a vederla sullo schermo durante i match, grazie alle grafiche delle Next Gen Stats. Non avendo a disposizione quella del modello delle Next Gen Stats, ne ho utilizzato uno simile e pubblico, il quale ci permette di confrontare gli ultimi Super Bowl fino alla stagione 1999.
Nella stima fornita dal modello vengono presi in considerazione numerosi parametri oltre alla semplice differenza di punteggio, come per esempio i secondi al termine della partita e del primo tempo, down & distance, distanza dalla endzone, timeout rimanenti, etc.
A questo punto possiamo confrontare quanto sono state equilibrate le ultime finali sommando i minuti in cui la Win Probability è compresa tra il 20 e l'80%. Chiaramente valori inferiori o superiori indicano che in quel momento la partita viveva un momento di forte indirizzo.
Nel grafico possiamo vedere come nell'ultimo Super Bowl per ben 52 minuti abbiamo avuto la Win Probability compresa tra il 20 e l'80%, andando a confermare la sensazione avuta live. Un valore sicuramente elevato che si assesta al settimo posto su ventiquattro.
Al primo posto troviamo la vittoria dei New York Giants sui New England Patriots nel 2007 con una partita totalmente bilanciata e poco dietro la finale della scorsa stagione tra Rams e Bengals. All'ultimo posto invece abbiamo la sfida tra Patriots e Falcons della stagione 2016, la quale è passata alla storia per l'incredibile rimonta della squadra di Brady, ma non per l'equilibrio del match.
(Andrea Casiraghi in esclusiva per la newsletter)
Comment-Ale
Seconda nuova rubrica, anche questa audio, nella quale Alessandro Taraschi ci dirà la sua su un argomento prolato senza aver paura di inimicarsi i poteri forti :-)
(Alessandro Taraschi in esclusiva per la newsletter)
L’angolo del Salerio
I Kansas City Chiefs hanno conquistato il loro terzo Super Bowl nella finale dello scorso 12 febbraio, rimontando una doppia cifra di svantaggio all'intervallo, come soltanto i Patriots erano riusciti a fare, nel 2017 contro i Falcons. L'eccezionale prestazione del Most Valuable Player della partita, Patrick Mahomes, ha senz'altro contribuito, ma le sue strepitose qualità da sole non sarebbero bastate nel passaggio da un 8/13 per 89 yard e 1 TD pass nel primo tempo a un pazzesco 13/14 per 93 yard e 2 TD pass nel secondo, che comprende anche 33 rushing yard, pur con una caviglia a mezzo servizio.
Gli Eagles, che nel primo tempo di gioco avevano doppiato gli avversari dal punto di vista delle azioni giocate e del tempo di possesso, con un vantaggio di 265 total yard a 128, avrebbero anche potuto mettere in cassaforte la partita, se il solo errore di un grande Jalen Hurts non fosse stato riportato prontamente in touchdown da Nick Bolton. Dopo l'intervallo, però, la sfida ha completamente cambiato registro. Mahomes ha sbagliato un solo lancio, senza che il temibile front seven di Philadelphia lo abbia mai neanche sfiorato, e il running-game dei Chiefs ha prodotto 101 yard fondamentali.
Detto di Mahomes, un simile cambio di marcia è stato dettato anche da altri due fattori. Si parte da una offensive line clamorosa, capace di oscurare perfino quella stratosferica degli Eagles e di concedere appena un tackle for loss e nessun sack in tutta la partita. Si arriva al game plan perfetto studiato da Andy Reid: contro la difesa di Philadelphia, prima per total yard concesse fino a quel momento, l'head coach dei Chiefs ha aggirato l'ostacolo di una devastante pass rush e in red zone ha colpito per due volte con la stessa arma, una doppia giocata in motion, che ha disorientato la secondaria degli Eagles. Sconfitti, ma a testa altissima, contro chi ha saputo ribaltare un finale che appariva già scritto.
(Alessio Salerio in esclusiva per la newsletter)
In chiusura
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