I Kansas City Chiefs vincono il Super Bowl LVIII
Benvenuto ad una nuova uscita (41/2024) della newsletter di Huddle Magazine
I Kansas City Chiefs vincono il Super Bowl LVIII battendo i San Francisco 49ers in overtime. Una partita magari non bella, ma di certo combattuta e con un tasso di tensione altissimo (soprattutto per i tifosi delle due squadre). Dedichiamo questa newsletter alla partita di Las Vegas, ultimo atto di football giocato prima dell’inizio della off season, periodo si senza partite, ma pieno di eventi che ci permetteranno di far passare questi mesi.
Noi non vi abbandoneremo, quantomeno avrete qualcosa da leggere :-)
Il ruggito della tigre
Quando vinci due Super Bowl di seguito hai la certezza di essere una squadra fortissima, ma si può parlare di Dinastia?
Otto squadre nell’era Super Bowl ce l’hanno fatta (KC, NE, DEN, DAL, SF, PIT, MIA, GB), ma io non credo che l’abbinamento con la parola dinastia possa essere fatto a cuor leggero, per cui vincere due SB di seguito è sicuramente un risultato eccezionale, ma secondo me non sufficiente, perché, astratto dal contesto, indica solo un successo in un periodo molto limitato di tempo.
Quando parlo di dinastia io mi riferisco ad una squadra che, in un periodo più prolungato, che stimo nell’ordine di almeno 5 anni, riesce a vincere 3 Super Bowl di cui almeno due consecutivi e registra il miglior record complessivo in regular season. Delle squadre sopracitate andiamo quindi per esclusione: Green Bay, Miami e Denver hanno vinto “solo” due Super Bowl e negli anni successivi non hanno nemmeno raggiunto il Championship. Anche i Dallas Cowboys non rientrano nei parametri sopra elencati, perché, pur avendo vinto tre SB tra il 1992 e il 1995, hanno avuto complessivamente meno vittorie dei San Francisco 49ers durante la stagione regolare in quell’arco di tempo.
Naturalmente tali distinzioni non tolgono nulla al valore di queste che sono tra le più grandi squadre della storia NFL, ma, in base ai miei criteri di riferimento, le uniche che mi sento davvero di definire dinastie restano quindi gli Steelers, i Niners, i Patriots e ora i Chiefs.
I Pittsburgh Steelers dell’era 1974-1979 sono riusciti addirittura a vincere 4 Super Bowl e sono stati la squadra con la miglior percentuale di vittorie in regular season. I San Francisco 49ers hanno posto le basi per la loro dinastia con la vittoria del Super Bowl nel 1981, replicata nel 1984, ma il periodo più vincente può essere considerato quello tra il 1988 e il 1994 con la vittoria di 3 anelli e addirittura con la miglior percentuale di vittorie nel periodo considerato tra il 1981 e il 1994. I New England Patriots rispondono a tutti i requisiti tra il 2001 e il 2006 e hanno impreziosito il loro dominio con un secondo periodo vincente tra il 2014 e il 2018 in cui si sono aggiudicati altri 3 Super Bowl.
Quelle che sembravano delle anomalie difficilmente ripetibili in una lega così competitiva e difficile, con un salary cap a riequilibrare le differenze di valori e dei rookie in uscita dal college sempre più pronti a fare la differenza anche sul palcoscenico della NFL, hanno visto i Kansas City Chiefs riuscire in questa impresa di vincere 3 titoli su 4 finali, arrivare al Championship nell’unico anno che non li ha visti protagonisti fino in fondo e riuscire ad avere la miglior percentuale di vittorie in regular season.
Andy Reid, Patrick Mahomes e Travis Kelce sono sicuramente gli interpreti principali di questa impresa che non esito a definire dinastia e che non sembra essere ancora pronta a scrivere il capitolo finale della sua storia.
(Giorgio Prunotto in esclusiva per la newsletter)
Analitichiamo
Si sono spente le luci sulla stagione NFL, sul Super Bowl e su Las Vegas. Le stelle che hanno brillato nella vittoria dei Kansas City Chiefs sono quelle dei giocatori più conosciuti. Chiaramente il quarterback Patrick Mahomes ed il tight end Travis Kelce. In sideline Andy Reid e Steve Spagnuolo hanno orchestrato in modo sapiente attacco e difesa elevandoli nei momenti decisivi.
Chi nel post partita è stato forse trascurato, visto anche l'ottima stagione, è il kicker dei Chiefs Harrison Butker. In regular season e nei playoff è stato perfetto nei calci addizionali 46 su 46. Nei field goal si è fermato ad un 94,3% in stagione regolare, unico con almeno 10 tentativi oltre le 50 yard ad avere il 100% di realizzazione e glaciale negli 11 field goal dei playoff.
Nel Super Bowl con più field goal realizzati dal 1999, ben 7, Butker ne ha realizzati 4.
Le distanze di 3 calci non fanno strabuzzare gli occhi (24-28-29), mentre il field goal realizzato a 4 minuti dalla fine del terzo quarto entra nella storia. 57 yard è il nuovo record per un field goal nei Super Bowl. La curiosità è che supera di 2 yard quello segnato ad inizio secondo quarto dal rookie Jake Moody. Il precedente record resisteva dal 1994, quando il kicker dei Buffalo Bills Steve Christie realizzò un field goal da 54 yard.
Nel recente passato Zuerlein si è avvicinato con 53 yard nel Super Bowl del 2018, mentre sempre Butker e Succop si erano fermati a 52 nel 2020.
Nel grafico sottostante vediamo tutti i field goal andati a buon fine dal 1999. Una rarità trovarne sopra le 50 yard, Butker non sarà il nuovo Justin Tucker, ma il futuro dei Chiefs è in buone mani, anzi piedi.
(Andrea Casiraghi in esclusiva per la newsletter)
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Huddle Classic in pillole
Dopo il secondo titolo consecutivo e terzo in cinque anni per i Kansas City Chiefs, le due parole che si sentono e leggono più spesso sono "Dynasty" e "Three-peat".
Nel caso della prima parola, fiumi di inchiostro sono già stati scritti (compresa questa newsletter), ma è il caso di aggiungere ancora qualcosa, perchè la stragrande maggioranza degli articoli o delle discussioni radio-televisive si fermano all'era Super Bowl, come al solito, come se i 46 anni tra il 1920 ed il 1966 non facessero parte della storia NFL di cui, però, non si hanno avuto le stesse remore per festeggiare i 100 anni di storia quattro anni fa.
Eppure di vere e proprie dinastie anche negli anni pre Super Bowl non c'è certamente penuria, iniziando proprio da quei Green Bay Packers che, tra il 1960 ed il 1967, sotto l'illuminata guida di Vince Lombardi, vinsero cinque titoli, perdendo una finale e furono grandi protagonisti in ogni singola stagione, fornendo ai posteri ben 10 Hall of Famers ed un coach che dà il nome al trofeo riservato ai campioni NFL.
Se pensiamo che quegli otto anni siano stati l'epoca d'oro dei Green Bay Packers, dovremmo rivedere le nostre convinzioni, soprattutto dopo aver analizzato i 16 anni di questa franchigia che vanno dal 1929 al 1944. Anche in questo caso un nome si staglia su tutti, ed è quello dell'allenatore Earl "Curly" Lambeau, a cui è dedicato lo stadio che ospita le imprese dei gialloverdi. Lambeau, smessi i panni di giocatore, si mise alla guida dei Packers guidandoli a sei titoli su sette finali disputate e ad uno strabiliante record di 137 vittorie, 46 sconfitte e 8 pareggi.
In mezzo a queste due versioni dei Green Bay Packers, non possiamo certo dimenticare chi ha stradominato gli anni '50 con piccole estensioni ai fine '40 ed inizio '60: i Cleveland Browns. Dopo Lombardi e Lambeau, parliamo di un'altra leggenda: Paul Brown.
I Cleveland Browns iniziano la loro storia nella AAFC, una lega rivale, vincendo quattro titoli in quattro stagioni. La AAFC veniva considerata dai più una lega ridicola, ma quando i Browns arrivarono in NFL fecero subito cambiare idea a tutti battendo i campioni in carica dei Philadelphia Eagles alla prima di campionato e vincendo, poi, il titolo nel 1950 battendo i Los Angeles Rams in finale. Arrivarono poi altri titoli nel 1954 e 1955, ma tra il 1951 ed il 1953 i Browns arrivarono comunque in finale, guidati dal grandissimo quarterback Otto Graham il quale, tra AAFC e NFL, ha nel suo palmares dieci finali e sette titoli in dieci anni. I Browns dopo aver perso la finale del 1957, vinsero ancora il campionato nel 1964, successo che segnò la fine della loro eccellenza ultradecennale.
Per finire, due parole sul three-peat. Mai nessuno, nella storia della NFL, ha vinto tre Super Bowl consecutivi, ma proprio i Green Bay Packers appena citati, sono l'unica squadra ad aver vinto tre titoli consecutivi, e l'hanno fatto per ben due volte: 1929-1930-1931 (quando ancora non esisteva una finale ma il titolo si assegnava in base alla classifica) e 1965-1966-1967. Se i Kansas City Chiefs riusciranno ad essere la terza (seconda, in realtà) squadra a conquistare i tre titoli consecutivi, lo scopriremo il prossimo anno a Febbraio.
(Massimo Foglio in esclusiva per la newsletter)
Huddle Classic è il podcast di Huddle Magazine dedicato alla storia del football americano, potete ascoltarlo QUI.
Dal sito
Tutto quello che abbiamo scritto prima e dopo il Super Bowl LVIII lo trovate QUI. Sono stati eletti i nuovi componenti della Hall of Fame, QUI l’elenco e qualche curiosità. Nel weekend inizia la IFL (Italian Football League), il massimo campionato di football italiano, QUI il preview della stagione. AFC vs NFC, QUI chi ha vinto più partite interconference.
Comment-Ale
Alessandro Taraschi ci dice la sua su un argomento prolato senza aver paura di inimicarsi i poteri forti :-) In questo numero considerazioni finali sul Super Bowl LVIII (QUI le pagelle citate nell’audio).
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L’angolo del Salerio
I Chiefs hanno conquistato il terzo Super Bowl nelle ultime cinque stagioni nella finale contro i 49ers, sconfitti per la seconda volta da Kansas City nel giro di quattro anni. Da quel 2 febbraio 2020 all'11 febbraio scorso non è trascorsa un'era geologica, eppure soltanto sei protagonisti sono rimasti invariati a roster, oltre a coach Andy Reid. Sono il quarterback e tre volte MVP del Super Bowl, Patrick Mahomes, insieme a Nick Allegretti e Travis Kelce, uomo di linea e tight-end dell'attacco da lui guidato, oltre al defensive tackle Chris Jones, al long snapper James Winchester e al kicker Harrison Butker.
I magnifici sei sarebbero i giocatori con il maggior numero di vittorie al Super Bowl tra quelli in attività... se non fosse per Joe Thuney, che ha vinto i due più recenti con i Chiefs e li ha aggiunti ai due già conquistati con i Patriots (LI, LIII). A pari merito a quota tre c’è anche Duron Harmon, tra i protagonisti a New England, mentre Matthew Slater ha da poco annunciato il suo ritiro. Andando ad analizzare i più vincenti di sempre nella storia NFL, però, nessuno di loro può ancora competere con Tom Brady, che in carriera ne ha collezionati sette in 23 stagioni, sei con i Patriots e uno con i Buccaneers. Alle sue spalle, con cinque Super Bowl vinti, si trova in solitaria Charles Haley, storico linebacker che, in sole 13 stagioni, ha fatto incetta di trofei nelle esperienze con 49ers (XXIII, XXIV) e Cowboys (XXVII, XXVIII, XXX).
Ai 35 giocatori che hanno vinto quattro volte in carriera, la maggior parte dei quali con gli Steelers degli anni '70 o con i 49ers degli anni '80, si potrebbero aggiungere molto presto i sei giocatori dei Chiefs sopra citati, nel caso in cui Kansas City dovesse compiere un'impresa mai riuscita prima: vincere tre Super Bowl consecutivi. Ciò consentirebbe alla franchigia anche di pareggiare il totale di cinque titoli di Cowboys e Niners, a meno uno dal record assoluto di Patriots e Steelers, e a Andy Reid di impattare Chuck Noll al secondo posto tra gli head coach più vincenti di sempre, con quattro vittorie. Al momento, a quota tre, la compagnia è condivisa con Joe Gibbs e Bill Walsh, tutti quanti a inseguire il re della classifica, Bill Belichick, che di Super Bowl con i Patriots ne ha vinti ben sei.
(Alessio Salerio in esclusiva per la newsletter)
In chiusura
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